01/08/25, 14:28
Calcio argentino in crisi nera: epidemia di 0-0 e gol con il contagocce
Calcio argentino in rosso: i numeri shock del Clausura 2025 svelano una crisi di reti e un paragone imbarazzante con l'Europa.

Il calcio argentino sta vivendo un momento di profonda crisi, almeno a giudicare dai numeri. L'ultima giornata del Torneo Clausura della Liga Profesional è stata la seconda meno efficace nella storia del campionato e, addirittura, la peggiore degli ultimi dieci anni in termini di gol segnati. Un'emorragia di reti che contrasta in modo imbarazzante con i campionati più blasonati, dal Brasileirão alle top leghe europee.
Gol, dove siete finiti? Una penuria senza precedenti
Il calcio, come recita il regolamento FIFA, ha un obiettivo chiaro: segnare più gol dell'avversario. "Gol, gol, gol, nella tua testa c'è un gol", recitava una famosa pubblicità prima del Mondiale '98, catturando l'essenza della passione per questo sport. Ma nel secondo semestre del 2025, nella massima divisione del calcio argentino, i gol sono diventati una merce rara.
L'ultima giornata, la terza del Clausura 2025, ha visto un River-San Lorenzo terminare 0-0, solo uno degli otto pareggi a reti inviolate su 15 incontri. Un dato allarmante che ha portato la giornata a essere la seconda meno efficace di sempre, superata solo da un record negativo del 1993 (6 "zero a zero" su 10 partite). La media gol si attesta a un misero 1.64 a partita, con 74 reti segnate in 45 incontri. Se il trend dovesse continuare, il Clausura 2025 rischierebbe di diventare il torneo con la media gol più bassa nella storia del calcio argentino, superando il record negativo dell'Apertura '91 (1.97).
Ancora più preoccupante è la percentuale di 0-0: ben 14 partite su 45 (il 31%) sono finite senza reti, un dato ben al di sopra del 20% degli ultimi anni. Per avere un'idea, solo in otto occasioni nella storia del calcio argentino (tutte dal 1989 in poi) si è registrata una media gol inferiore o uguale a uno per partita.
E c'è un dato che fa ancora più rumore: nell'ultimo weekend, nessuno dei "cinque grandi" club tradizionali (Boca, River, Independiente, Racing e San Lorenzo) è riuscito a segnare. Un evento accaduto una sola volta dal 1937, quando fu stabilito il voto qualificato che diede origine al soprannome dei "cinque grandi": era il 14 ottobre 1962.
Il confronto impietoso con Europa e Brasileirão
L'anemia realizzativa del calcio argentino si fa ancora più profonda se paragonata al Brasileirão e alle cinque maggiori leghe europee. Le differenze sono a dir poco eloquenti.
Nel Clausura 2025, come detto, ci sono stati 14 pareggi per 0-0 (31% del totale). In Europa, le percentuali sono nettamente inferiori: Spagna (17%), Italia (13%), Germania (7%), Francia (4%) e Inghilterra (0%!). La media gol di 1.64 contrasta in modo clamoroso con i 2.33 della Liga, i 2.37 della Serie A, i 2.77 della Premier League, i 3.37 della Bundesliga e i 3.56 della Ligue 1.
I 14 pareggi senza reti in sole tre giornate del campionato argentino eguagliano il numero totale di 0-0 registrati in ben 306 partite della Ligue 1 francese e sono solo due in meno rispetto ai 380 incontri della Premier League inglese. Nessuna delle cinque grandi leghe europee ha superato il 7% di pareggi a reti inviolate sul totale delle partite.
Anche il Brasileirão, pur con un calcio spesso considerato meno spettacolare rispetto all'Europa, presenta numeri ben più confortanti. Nelle prime tre giornate, solo quattro 0-0 su 30 partite e una media di 2.22 gol a partita. Dopo 170 incontri complessivi, i pareggi a reti inviolate sono solo 15 (il 9%), con una media di 2.07 gol a partita.
Il 1-0 può essere sufficiente per vincere, ma quando i pareggi a reti inviolate abbondano, sono il segnale inequivocabile di un calcio povero, senza idee e senza spettacolo. Il calcio argentino ha bisogno di una scossa, e in fretta. Cosa sta succedendo? Quali sono le cause di questa crisi di gol che affligge uno dei campionati più amati del Sud America?